Convegno "Difendiamo i margari" - Saluzzo, 25 gennaio 2013

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Riassunto argomenti trattati e proposte dell’Adialpi.

 

 

1) IL PROBLEMA DELLE SPECULAZIONI SUGLI ALPEGGI

 

L’Adialpi vuole che si intervenga subito su questo problema per tutelare maggiormente i margari anche in vista della futura PAC post 2013. A tal fine si propone la creazione di un tavolo di lavoro tra Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, l’Adialpi, le organizzazioni di categoria e le altre associazioni degli allevatori e dei margari per discutere di questa spinosa questione delle speculazioni.

 

In tale luogo l’Adialpi avanzerà alcune proposte come:

1) i comuni devono attenersi alle normative della Regione Piemonte in merito all’affitto degli alpeggi: in particolare il subaffitto degli alpeggi (vietato dalla L. n°203 del 03 maggio 1982 deve essere maggiormente controllato direttamente sugli alpeggi);

2) il soggetto che partecipa al bando di gara per l’affitto degli alpeggi deve essere proprietario e conduttore degli animali in alpeggio;

3) i bandi di gara devono prevedere graduatorie di assegnazione in modo da favorire i margari presenti sull’alpeggio;

4) nel caso di società di allevatori tutti devono avere gli attributi per partecipare alla gara sull’alpeggio;

5) un terreno considerato alpeggio deve dare origine a premi PAC solo in base ai bovini realmente alpeggiati.

 

L’obiettivo è di far cessare questa truffa legalizzata a danno dei margari e di smascherare queste operazioni inesistenti cioè false attestazioni di conduzioni di superfici agricole utilizzare in realtà solo sulla carta, con il solo scopo di intascare i soldi pubblici.

 

Se questi incontri non avranno un esito positivo l’Adialpi sarà pronta a fare un esposto della situazione alla Corte dei Conti Europea di come vengono gestiti i soldi destinati alla zootecnia da carne in Piemonte.

 

 

 

2) I RITARDI SUL PAGAMENTO DELLA PAC

 

Il refresh-2012, cioè il controllo sulle superfici a premio, ha bloccato i pagamenti della PAC alle aziende, la cui sopravvivenza, in un periodo di grave difficoltà economica, dipende proprio dall’erogazione di questi premi.

 

La foto-interpretazione del 2012 è stata fatta a breve distanza dall’ultima foto-interpretazione del 2009 e il fatto sembra non del tutto chiaro visto che le superfici controllate che si trovano sugli alpeggi (a oltre 2000 metri) ovviamente non hanno potuto subire modifiche.

Già nel 2009 molte aziende dovettero restituire parte delle somme ricevute a seguito dei nuovi controlli ma ora, dopo soli tre anni, non possiamo accettare di rimettere tutto in discussione visto che i controlli sono stati fatti dallo stesso soggetto del 2009.

 

L’Adialpi chiede che i controlli sulle domande vengano fatte con sufficiente anticipo e non quando la domanda dovrebbe già essere liquidata mettendo in gravissima difficoltà i margari, migliorando e velocizzando l’iter burocratico che comporta un ritardo sui pagamenti sia della Domanda Unica che del PSR.

 

 

 

3) I SOSTEGNI AGLI ALPEGGI POST-2013

 

Per quanto riguarda il futuro della PAC e dei sostegni ai margari non abbiamo ancora un quadro definitivo e molte disposizioni sono ancora in fase di discussione.

 

L’Adialpi chiede alla Regione e alle organizzazioni di categoria di essere particolarmente attende sulle nuove dispositive in materia di sostegno agli alpeggi visto il momento difficile che stiamo affrontando e per il fatto che da queste decisioni dipende il futuro di molte aziende.

In particolare si chiede di poter rinnovare le misure che riguardano gli alpeggi come la misura 214.6.1 (PASCOLI ESTENSIVI) e la misura 214.6.2 (PIANI PASTORALI).

 

L’Adialpi chiede inoltre di introdurre nuove misure per la realizzazione o la ristrutturazione delle infrastrutture sugli alpeggi in modo da favorire la permanenza dei margari sulle nostre vallate.

 

 

 

4) LA PRESENZA DEL LUPO SUGLI ALPEGGI

 

Negli ultimi anni stanno aumentando notevolmente gli attacchi da lupo alle mandrie e ai greggi con grandi perdite da parte dei proprietari degli animali che anche se sono risarciti dalla Regione hanno comunque un grande danno poiché il capo morto è insostituibile e impagabile: il risarcimento, se pur fondamentale, non è mai sufficiente a marginare la perdita subita.

 

L’obiettivo dell’Adialpi è quello di far comprendere l’impossibilità di convivenza tra il lupo e la pastorizia e per questo si richiede l’abbattimento selettivo del lupo, come avviene per gli altri animali selvatici.

Si propone,inoltre, di autorizzare i margari e i pastori in possesso del’autorizzazione per il porto d’armi di poter essere muniti di armi in alpeggio per difendere le proprie mandrie nel caso si verifichi un attacco da lupo, cosa che già accade in altri paesi europei.

 

L’Adialpi chiede:

1) di rinnovare l’assicurazione per i risarcimenti dalle predazioni in l’alpeggio anche per la campagna 2013 e di aumentare la copertura, oltre per i capi morti, anche per i casi in cui l’animale ferito debba essere recuperato con elicottero o altri mezzi di soccorso.

2) la prosecuzione delle misure a favore delle protezioni dagli attacchi da lupo ovvero i contributi per il PASCOLO GESTITO.

 

 

5) I DANNI DEL BIOGAS

 

Gli impianti del Biogas stanno diventando un danno per l’agricoltura in generale e in particolare per la zootecnia e quindi per i margari.

L’utilizzo di “materie prime” in questi impianti sta comportando un forte aumento del prezzo per l’affitto del terreno e delle colture, soprattutto del mais, insostenibili per gli allevatori a danno delle produzioni e del patrimonio zootecnico regionale e nazionale.

 

L’Adialpi chiede che vengano prese urgentemente delle misure in merito a questo problema come l’abolizione degli incentivi per le fonti rinnovabili agli impianti di biogas che utilizzano prodotti commestibili per l’uomo o per gli animali; gli unici impianti “incentivati” dovranno essere quelli che utilizzano esclusivamente prodotti riconducibili a rifiuti o comunque non utilizzabili per l’alimentazione. 

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La locandina del convegno.

 

 

- "DIFENDIAMO I MARGARI" . Convegno a Saluzzo.

 

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IL POPOLO DEI MARGARI INVADE SALUZZO

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