Malga Cercen in Val di Rabbi
Malga Cercen in Val di Rabbi

LA SPECULAZIONE SUGLI ALPEGGI E' UN PROBLEMA ANCHE NELLE ALTRE REGIONI

 

L'ADIALPI INCONTRA GLI ALPEGGIATORI DEL TRENTINO

 

 

 

Di seguito il comunicato stampa della C.C.I.A.A. di Trento

 

 

 

 

 

 

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento

Ufficio Prodotti

 

Comunicato stampa

 

Trento, 28 agosto 2013

 

 


LA VALORIZZAZIONE DEI FORMAGGI DI MALGA

IN VISITA IN TRENTINO UNA DELEGAZIONE DI PRODUTTORI DI FORMAGGI DI ALPEGGIO DELLA PROVINCIA DI CUNEO

nella giornata di ieri le camere di commercio di trento e di cuneo hanno promosso un incontro tra produttori di formaggi di alpeggio per condividere una strategia di difesa e promozione delle tipicità casearie dell’arco alpino

 

 

Le “malghe da formaggio” in Trentino e nelle alpi occidentali della provincia di Cuneo sono una realtà profondamente radicata nelle tradizioni locali e con un ricco patrimonio gastronomico e culturale. Esse non rappresentano solo un presidio per la tutela della biodiversità agroalimentare, ma costituiscono anche una risorsa in termini di immagine importante per l’economia delle comunità locali: il consumatore ricerca il formaggio di malga perché lo associa all’idea di un prodotto artigianale con una ricchezza di aromi che non si ritrova in un prodotto ottenuto con procedure standardizzate e sempre più tende a considerarlo come un rilevante fattore di antropizzazione sostenibile del paesaggio montano, ricco di boschi e aree pascolive.

In questo contesto nasce nel 2012 un progetto di valorizzazione dei formaggi di alpeggio per iniziativa delle Camere di Commercio dell’arco alpino, tra cui - oltre e Trento e Cuneo - Aosta, Verbania-Cusio-Ossola, Sondrio e Belluno, che si articola nella partecipazione a numerosi eventi di valorizzazione congiunta dei prodotti di alpeggio e nello scambio di buone pratiche presenti nei diversi territori per la promozione delle relative specificità gastronomiche.

Nella giornata di ieri – 27 agosto - le delegazioni trentina e cuneense, a 1.950 m/slm presso la Malga Cercen in Val di Rabbi, hanno avviato un proficuo scambio di informazioni, di contatti e di relazioni sul mondo dell’alpeggio nelle rispettive realtà. Le diverse modalità storiche di gestione affermatesi nel tempo - in Trentino il sistema turnario nel quale la malga è un bene collettivo, nel Cuneense un sistema prevalentemente privato – non hanno impedito di condividere alcune criticità che potrebbero minacciare la sostenibilità economica delle aziende zootecniche e di gestione degli alpeggi.

Sulla base di quanto emerso dalle relazioni delle aziende di gestione delle malghe trentine, dei rappresentanti cuneensi dell’”Associazione difesa alpeggi – Piemonte”, dei produttori del “Nostrale d’Alpe”, dell’”Associazione delle casare e dei casari di azienda agricola” e dell’”Associazione Regionale Margari”, è stata espressa da parte delle CCIAA di Trento e Cuneo viva preoccupazione per la minaccia inflitta al mondo dell’alpeggio, nel versante italiano delle Alpi, dal sistema di aiuti comunitari al settore zootecnico, commisurati alla superficie pascoliva (i cosiddetti “titoli-ettaro”) derivanti dalla P.A.C. dopo il 2001. In Trentino il problema è ulteriormente aggravato dal fatto che nelle aste di assegnazione delle malghe pubbliche si tende a privilegiare l’offerta più alta a scapito della professionalità del gestore e del legame col territorio.

 

Tale sistema sta di fatto minando le opportunità di crescita delle piccole realtà aziendali locali che operano nel settore economico degli alpeggi, con potenziali rischi di riduzione della biodiversità alimentare rappresentata dalla ricchezza e dalla varietà dei formaggi di montagna, e di abbandono del paesaggio montano.

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NOTIZIE CORRELATE

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AGEA: NUOVE REGOLE CONTRO LE SPECULAZIONI SUGLI ALPEGGI

 

L'11 ottobre 2013 una circolare dell'AGEA ha stabilito che: ''A partire dalla Domanda unica presentata per la campagna 2014, [...], ai fini dell'ammissibilità delle superfici dichiarate a pascolo magro non è possibile considerare il pascolamento da parte di terzi.''

La decisione è molto importante e mirata a tutelare i veri margari dalle speculazioni di chi è possessore di titoli senza praticare l'alpeggio con i propri animali.

L'Adialpi, che fin dalla sua nascita ha sempre considerato la speculazione sugli alpeggi come il principale problema per i margari, è soddisfatta di tale risultato.

Il Presidente Giovanni Dalmasso: "Questo risultato significa che a forza di farci sentire... 

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Convegno: ''La gestione pianificata degli alpeggi nell'arco alpino'' (13 e 14 settembre 2013)

 

L'ADIALPI DENUNCIA LE SPECULAZIONI SUGLI ALPEGGI E CHIEDE L'AIUTO DEGLI ORDINI AGRONOMI E FORESTALI DEL PIEMONTE E DELLA VALLE D'AOSTA.

 

 

In occasione del convegno ''La gestione pianificata degli alpeggi nell'arco alpino'', tenutosi i giorni 13 e 14 settembre a Grugliasco (TO) e Valgrisenche (AO), in cui ha partecipato Giovanni Dalmasso come rappresentante dell'Associazione Difesa Alpeggi Piemonte, sono state affrontate numerose tematiche di grande interesse a riguardo degli alpeggi.

L'incontro, organizzato dalla Federazione interregionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali del Piemonte e della Valle d'Aosta, aveva come obiettivo di condividere esperienze di pianificazione e di gestione dei pascoli in alpeggi dell'arco alpino in vista dell'imminente riforma della PAC e della nuova programmazione dei PSR, mostrandone un esempio applicato nel corso della visita in campo.

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